Ales, Edoardo (2016) La dimensione ‘costituzionale’ del Modello Sociale Europeo tra luci e ombre (con particolare riferimento ai diritti collettivi e al licenziamento). WP CSDLE “Massimo D’Antona”.INT – 129/2016 = The "constitutional" dimension of the Model European Social between light and shadow (with particular reference to collective rights). WP CSDLE “Massimo D’Antona”.INT – 129/2016. [Working Paper]
Abstract
L’introduzione, nel secondo decennio di questo secolo, dei ben noti strumenti di diritto internazionale o dell’Unione Europea per far fronte alla crisi del debito sovrano nell’Eurozona e per costringere gli Stati Membri ad adottare politiche di bilancio finanziariamente sostenibili, senza (o con ridotto) ricorso all’indebitamento, ha determinato il prepotente affermarsi del principio di condizionalità politica in forza del quale aiuti economici o permanenza nell’Euro (senza sanzioni) vengono garantiti in cambio di cosiddette riforme strutturali, da attuarsi, tra l’altro, se non soprattutto, in materia sociale. Come noto, le parti di questo scambio sono state, da un lato, le istituzioni finanziarie e politiche internazionali ed europee, dall’altro gli Stati membri della UE: solo quelli soggetti ai Memoranda of Understanding per ciò che concerne gli aiuti economici; tutti, per ciò che riguarda il c.d. Semestre Europeo. Nello scambio, i capi di Stato e di Governo hanno accettato - nel caso dei Memoranda anche al di fuori dei meccanismi previsti dal Trattato sul funzionamento dell’UE e del principio di competenza - modelli regolativi spesso non in linea con l’approccio alla materia sociale tradizionalmente adottato dai rispettivi ordinamenti giuridici. Da un punto di vista tecnico, che lo scambio sia avvenuto su base volontaria o per costrizione cambia poco. Da un punto di vista politico, molto potrebbe cambiare. Rimane, tuttavia, aperto e insoluto, da quest’ultimo punto di vista, il dubbio sulla ‘connivenza’ dei vertici politici nazionali rispetto a scelte, non tradizionali, appunto, e, quindi, non facilmente proponibili all’opinione pubblica interna, se non veicolate attraverso un’imposizione esterna.
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